In attesa delle eresie... Un test!

In attesa del mio prossimo post sulle eresie che avevo 'annunciato' e che sto scrivendo con molta calma... Ho pensato che nel frattempo un piccolo test non farebbe male, anzi potrebbe dare ai principianti un'idea di come funziona il pensiero cattolico... Mentre agli esperti farebbe meditare su alcuni argomenti risaputi ma sempre molto cari.

[poi tra un po' sospenderò questa suddivisione principianti/esperti - anche perché siamo tutti principianti sulle "cose di Dio" - e scriverò "unificato". A volte continuerò comunque ad inserire qualche tema sui fondamentali del cristianesimo. L'ABC cristiano è sempre appassionante proprio perché Dio è semplice. La complessità sta più nel fatto che le nostre parole non sono adatte per descrivere adeguatamente l'infinito Dio mentre invece lo è un po' di più la semplice contemplazione del divino e dell'universo].

Riassumendo. Nel mio ultimo post a questo link ho esposto un argomento cardine della Chiesa Cattolica e di tutto il cristianesimo: la Sacra Tradizione che in intreccio stabile con la Sacra Scrittura costituisce la Rivelazione di Dio all'Uomo.
E vi ho fatto 'capa tanta' spiegandovi l'estrema importanza di tutta questa roba... E sul Catechismo abbiamo letto che, oltre alla Sacra Grande Tradizione del popolo cristiano, esistono anche delle "tradizioni" (con la "t" minuscola) che possono esprimere degli aspetti particolari o temporanei all'interno della Tradizione ("t" maiuscola) e quindi tali "tradizioni" possono essere conservate oppure abbandonate dalla Chiesa nelle diverse epoche storiche... ma in ogni caso il Catechismo ne parlava come cose buone. Mica cattive.

Va bene. Fin qua ci siamo.
Adesso quindi è tempo di una sorta di scelta: sbattere la testa contro il muro oppure usarla.

Ok, ok, ora gli "esperti" si compiaceranno pensando alle proprie comprovate cattoliche profondità intellettuali e spirituali "che manco il Talmud arriva a tanto ma noi hehe sì sì" ... Tuttavia qui io mi rivolgo soprattutto ai lettori principianti che invito ad un assaggio della profondità del pensiero cattolico "che manco il Talmud arriva a tanto" (e neanche il Tipitaka o il Tao).

L'alternativa: sbattere la testa contro il muro. Ma non fatelo, dai!
Entrate piuttosto nel pensiero che ha rivoluzionato (e continua a rivoluzionare) il mondo.

Pronti? Via!
Vi ho appena convinti/e (o almeno così spero) che La Tradizione è vitalmente importante. Vi ho detto che, per il popolo cristiano, viene da Dio. Vi ho detto che è tramandamento sacro di generazione in generazione. E vi ho detto che le piccole "tradizioni" non sono La Tradizione ma sono cose buone.

Dopodiché aprite il Vangelo e leggete.

Bam!



Marco ci narra che Gesù si trovava nella zona di Gennesarèt e che là viene raggiunto da alcuni "sapientoni" di Gerusalemme i quali vanno a fargli qualche domandina. E Lui risponde.

Dal Vangelo secondo Marco, capitolo 7  (traduzione CEI2008)

Lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
6Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto:
Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.

7Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini.
8Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». 9E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione10Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e: Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte11Voi invece dite: «Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio», 12non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. 13Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».

Anche Matteo ci narra quell'episodio.
Dal Vangelo secondo Matteo, capitolo 15 (traduzione CEI2008)

2«Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!». 3Ed egli rispose loro: «E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostra tradizione? 
4Dio ha detto: Onora il padre e la madre e inoltre: Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte.
5Voi invece dite: «Chiunque dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è un'offerta a Dio, 6non è più tenuto a onorare suo padre». Così avete annullato la parola di Dio con la vostra tradizione. 
7Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo:
8Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
9Invano essi mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini»

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Bene.
Se non avete sbattuto la testa contro il muro: avete un'anima cattolica (che significa giudeo-cristiana). E le parole di Gesù non saranno altro che una conferma della Sacra Tradizione.

Se invece la tentazione di sbatterla era piuttosto forte: la vostra tendenza è, ahia!, al protestantesimo. 
(Tuttavia vi invito a non cedere e a venire invece a scoprire tutta la ricchezza del pensiero cristiano verace cioè cattolico - dal greco katholikos = universale. Pensiero capace di smuovere i neuroni).

Scelgo di proposito di non fornire una spiegazione esplicita a quanto sopra. La riflessione la lascio ai lettori.
(nota: potrei citare anche passi del Nuovo Testamento che consigliano di seguire la tradizione ma non lo faccio)
La meditazione può essere affrontata da molteplici punti di vista. Il concetto in sè è lampante, è semplicissimo... 

Una sorgente pura dalla quale si aprono immensità, profondità, capacità di usare cuore&testa senza contrapposizioni, e molto altro.
In una parola sola: cristianità.
Non credo che sia un test molto difficile. Nel caso lo fosse per qualcuno: è un'ottima provocazione ad intraprendere un ragionamento, qualunque esso sia.


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[Nota storica - esegetica. Ecco, qui entriamo in una delle mie passioni e... si salvi chi può. Cercherò di essere breve. 
Quando gli evangelisti scrivono dell'accusa di "non lavarsi le mani" non intendono dire che Gesù e i discepoli mangiassero con le mani sporche. L'espressione - purtroppo resa maluccio in italiano - si intende come "non effettuare le abluzioni rituali in certe occasioni".  Ora, le abluzioni rituali ebraiche andavano fatte a mani già lavate, anzi proprio linde. Dopo il lavaggio normale, in vista di una attività nel Tempio o in altra casistica, si effettuavano certe precise abluzioni con certi gesti specifici per ottenere la cosiddetta "purità" che era una cosa molto tecnica del tipo "essere in perfetta regola formale". Negli episodi evangelici in pratica l'accusa è: "abbiamo visto che i tuoi discepoli si lavavano le mani e abbiamo scoperto che certe volte saltavano il rito". Trasgredendo alla regola non si andava incontro ad impurità data dal peccato, ma appunto ad una sorta di "impurità tecnica". La "purità tecnica", chiamiamola così, era necessaria soprattutto a chi operava in ambito religioso stretto come Gesù e il suo gruppo. In quell'epoca queste prescrizioni sulla purità avevano raggiunto un  tale apice che praticamente alcune correnti ebraiche 'rigoriste' ritenevano di doverle fare in un numero di casi un tantino esagerato, aggiungendo casi su casi. È a questo che risponde Gesù, il quale mette un limite ad una esagerata applicazione della Legge ebraica. Non nega affatto che vadano fatte le abluzioni. Sicuramente le faceva anche Lui. Ma in questo episodio Gesù nega l'esagerazione e nega che in certi casi vadano effettuate. Altrimenti, come dice Lui, si arriverà a negare la Legge di Dio e di Mosè - cioè si negherà la stessa Torah tramite le aggiunte indebite e la deviazione di regolette umane che non guardano più al senso originario della Legge. Le regole devono portare alla più corretta osservanza dei comandi di Dio, non all'allontanamento dalla legge divina. Questo afferma Gesù.
E così... potete anche constatare come una corretta esegesi storico-critica del testo possa aiutare a comprendere l'insegnamento spirituale più profondo del Vangelo. Ci sono varie vie di approccio alla Sacra Scrittura, e il basamento storico-critico è un grande supporto per l'interpretazione da tutti i punti di vista].


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Ok. Cambio tema. 
Come tutti sapete noi cattolici da Domenica 3 dicembre 2017 entriamo nel periodo di Avvento.

Significa che siamo in attesa del Natale.
Dal latino: adventus = venuta, verso la venuta.

I tre significati dell'Avvento 
(per alcuni sono due se li vediamo da altro punto di vista ma la sostanza non cambia):

#1  la venuta di Gesù 2000 anni fa circa

(in realtà secondo gli storici Lui nasce all'incirca tra il 4 e il 7 a.C. il ché suona strano ma tutto è dovuto ad un errore di calcolo, avvenuto diversi secoli dopo Cristo, che ha squinternato di qualche anno tutta la storia finché non l'abbiamo sistemato. Non si tratta comunque di un errore grave se consideriamo che per molte altre date della storia dell'umanità e di personaggi importanti abbiamo degli "intervalli" molto più ampi)

#2 la venuta di Gesù oggi nell'anno 2017 e in ogni singolo momento della nostra vita

#3 la venuta di Gesù alla fine dei tempi 

Il Natale non è la più grande festività cristiana ma è comunque tra le più importanti. È tra le maggiori dell'anno perché in questo periodo meditiamo sull'Incarnazione e la celebriamo.

Nei primi secoli di cristianesimo il concetto dell'Incarnazione era sicuramente un concetto primario ma non veniva festeggiata una data particolare della Natività come facciamo oggi. La festa cristiana per eccellenza è sempre stata la Pasqua (e non serve che io spieghi il perché). 

Altri importanti festeggiamenti collegati alla vita di Gesù o alla vita della Chiesa (quindi anche di Maria e dei Santi) si sviluppano e poi si fissano lungo la Storia tramite l'approfondimento di vari aspetti della Fede.
Attualmente l'Anno Liturgico (che inizia appunto con l'Avvento) è scandito da diverse "tappe" spirituali nelle quali apprendiamo oppure meditiamo oppure celebriamo un certo evento collegato alla vita cristiana - sia personale/individuale sia come popolo che cammina insieme. Per i cattolici praticanti queste celebrazioni non sono mai disgiunte da azioni di solidarietà in favore dei bisognosi: il miglioramento personale si deve esprimere anche nella cooperazione per un mondo più giusto.
Tutto inizia da un fatto accaduto in una provincia periferica dell'Impero Romano all'incirca due millenni fa...


Giovanni, capitolo 1 (trad. CEI2008)

1In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
2Egli era, in principio, presso Dio:
3tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

9Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.

14E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;

Traduzione il lingua corrente 
(Bibbia TILC) : 

1In principio,
c'era colui che è 'la Parola'.
Egli era con Dio,
Egli era Dio.
2Egli era al principio con Dio.
3Per mezzo di lui Dio ha creato ogni cosa.
Senza di lui non ha creato nulla.

9La luce vera,
colui che illumina ogni uomo,
stava per venire nel mondo.

14Colui che è 'la Parola' è diventato un uomo
ed è vissuto in mezzo a noi uomini.



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Semplificando:

"La Parola è diventata un Uomo". 
oppure
"Il pensiero di Dio è diventato un Uomo"
Il Figlio. 

"Pertanto dire Figlio, Sapienza, Pensiero, Logos, Verbo è la stessa cosa"
"Gesù è la Sapienza di Dio che si è incarnata"
Padre Angelo Bellon, OP domenicani, teologo tomista. Se vuoi leggere un approfondimento di Padre Bellon
clicca qui




Per questo periodo natalizio vi propongo un piccolo ribaltamento di prospettiva: i Re Magi non arrivano per ultimi a gennaio... Anzi sono loro i primi a partire.

Qui di seguito qualche minuto dal film "Nativity" in compagnia di queste figure di re - saggi - astronomi - filosofi e maestri orientali. Sarà facile entrare con loro nell'atmosfera di attesa.
Lo consiglio a grandi e piccini.


Per chi desidera approfondimenti storici sul calendario attuale basato su Avanti Cristo e Dopo Cristo ecco un link interessante
http://www.gliscritti.it/approf/2007/papers/biguzzi150907.htm


Buon Avvento

Francesca




P.s. una bellissima festività ebraica (minore) che cade nello stesso periodo dell'Avvento/Natale è Hanukkah - festa delle candele e/o della ridedicazione del Tempio (di Gerusalemme). Non cade in una data fissa perché il calendario ebraico non viaggia parallelamente a quello gregoriano.
Sono molto interessanti i legami di entrambe le feste con tutte le simbologie della Luce. 
Hanukkah oggi viene celebrata abitualmente dalle comunità di ebrei cattolici perché non presenta nessun contrasto o incompatibilità con la fede cristiana, anzi noi abbiamo anche l'episodio di avvio di tale festa narrato nell'Antico Testamento mentre il libro relativo è assente dalla bibbia ebraica - dunque la festività ebraica giunge attraverso il canale della tradizione orale (a proposito di tramandamenti!). 
La festa viene inoltre citata nel Vangelo di Giovanni dove si narra che Gesù si trova a Gerusalemme durante il suo svolgimento. La Luce in Persona camminava nel Tempio mentre si svolgeva la festa delle luci.
Mi piacerebbe scrivere qui un approfondimento pubblicando sul blog un mio lavoro dell'anno scorso ma non so se ne avrò il tempo... 
Per il momento, ricordiamoci di Natività e di Hanukkah.

Clicca qui per sentire canto di Hanukkah

«Dio continua ad operare nel popolo dell'Antica Alleanza e fa nascere tesori di saggezza che scaturiscono dal suo incontro con la Parola divina. Per questo anche la Chiesa si arricchisce quando raccoglie i valori dell'Ebraismo. Sebbene alcune convinzioni cristiane siano inaccettabili per l'Ebraismo, e la Chiesa non possa rinunciare ad annunciare Gesù come Signore e Messia, esiste una ricca complementarietà che ci permette di leggere insieme i testi della Bibbia ebraica e di aiutarci vicendevolmente a sviscerare le ricchezze della Parola, come pure di condividere molte convinzioni etiche e la comune preoccupazione per la giustizia e lo sviluppo dei popoli»
Papa Francesco, esortazione apostolica Evangelii Gaudium









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