Lex, lex, lex, lex


La Legge del Popolo Cristiano.

Dal Vangelo secondo Marco, cap. 12

28Allora si avvicinò a lui uno degli scribi che li aveva uditi discutere e, visto come aveva ben risposto a loro, gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». 29Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore30amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza31Il secondo è questo: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Non c'è altro comandamento più grande di questi»

Vediamo il passo parallelo in Matteo, cap. 22

36«Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». 37Gli rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente38Questo è il grande e primo comandamento. 39Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso40Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».





In che cosa consiste allora la Legge cristiana?
Cosa significa amare Dio e amare il prossimo come sè stessi?
Oggi la parola "amare" ha assunto significati... generici, perlopiù romantici. Non era così né all'epoca di Gesù né in quella in cui Marco e Matteo hanno scritto i loro vangeli.
Amare.
È un pensiero nella testa? Cioè mandi un pensierino carino a Dio e uno al prossimo? No.
È un'emozione? Cioè ti senti emozionalmente coinvolto con Dio e col tuo prossimo, e magari ti metti a piangere se vedi in tivù qualcuno che soffre? È questo che significa "amare"? No.
Amare per i cristiani è innanzitutto azione. Ciò che si crede lo si testimonia con ciò che si fa. A partire da un cuore puro.

Gesù semplicemente spiega i due grandi comandamenti dai quali discende tutta la Legge (che nel caso degli ebrei era piuttosto "ampia", ben oltre i dieci comandamenti come si intendono oggi. Quindi c'era parecchio da... darsi da fare: dai due comandamenti discende "tutta la Legge e i Profeti". Dunque tante cosette pratiche, applicate ogni giorno).
Gesù non intende certo dire "ama il prossimo col pensiero e poi trasgredisci tranquillamente la Legge"... Ama il tuo prossimo e mentre lo ami tanto-tanto-tanto rubagli il portafoglio e scappa con sua moglie! (vedi comandamento "non rubare" e "non commettere adulterio"). Ecco, no, Gesù non voleva dire quello. E neanche Agostino quando disse "Ama e fa' ciò che vuoi". È sufficiente leggere i testi per intero, senza fare taglia/incolla, e tutto risulta chiaro e cristallino.

Dopo questa introduzione espongo in breve quali sono le leggi fondamentali della vita in Cristo. Le leggi fondamentali del Popolo Cristiano.
Seguo lo stesso schema che troviamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica, e anche nel Compendio. Potete trovare la sintesi nella presentazione dello stesso Compendio, scritta da Padre Benedetto - allora Papa.

4 pilastri fondamentali.
Le quattro leggi su cui si basa la vita cristiana:

lex credendi
lex celebrandi
lex vivendi
lex orandi

In pratica:
1) si credono determinate verità;
quindi:
2) si celebrano nella vita liturgica e sacramentale (= Messa e Sacramenti)
3) si vivono nella vita quotidiana (=comportamento col prossimo, scelte personali, morali ed etiche)
4) si esprimono nella preghiera.

C'è una priorità tra i punti 2, 3, 4 ?
In realtà no, anche se è chiaro che risulterebbe abbastanza anticristiano andare a Messa, pregare, e poi comportarsi male col prossimo. Ciò che senza ombra di dubbio rivela definitivamente il proprio Credo è il comportamento con gli altri (quindi la lex vivendi). Tuttavia la Legge cristiana è composta da quelle 4 leggi applicate tutte insieme in armonia.
Anzi... si può dire tranquillamente che pregare male e celebrare male determina una vita quotidiana mal disposta verso il prossimo. Come, viceversa, odiare il prossimo determina vuota preghiera e inutile celebrazione. Nella società di oggi questa connessione delle 4 leggi tra loro è evidente più che mai.




---------------------------------------------------

Da altra prospettiva. Dal culto alla cultura. Legame tra le 4 leggi cristiane e le radici della cultura europea:

«la fede definisce il culto e il culto la comprensione del mondo, dalla quale poi deriva la cultura» 
(Pavel Florenskij)

Da un' angolazione leggermente diversa in quell'affermazione di Florenskij troviamo riassunto come il popolo cristiano abbia determinato la cultura europea, cioè il nostro modo di vivere.

Tutto proviene dalla Legge principale (Ama Dio e il prossimo) applicata concretamente nelle 4 leggine:
lex credendi
lex celebrandi
lex vivendi
lex orandi

Queste leggi, applicate ogni giorno, sono la struttura portante del Popolo Cristiano. Ci possiamo anche spostare, "delocalizzare", abbandonare l'Europa e/o l'Italia come centro della cristianità, ma tramite quella Legge quadrupla siamo uniti e riconoscibili da tutti. Sempre se la applichiamo bene.




Attraverso i secoli ci raggiunge anche Agostino (354 - 430 d.C.) ... e ce lo dice con altre parole.
Nel suo discorso durante la dedicazione di una nuova chiesa/cattedrale prende l'occasione per fare catechesi con un'analogia:

"Quel che si verificava qui, mentre la costruzione veniva elevata, questo avviene ora che sono radunati insieme i credenti in Cristo. Mediante la fede, infatti, equivale in qualche modo al ricavarsi dei legni dai boschi e delle pietre dai monti: allora che sono catechizzati, battezzati, istruiti, quasi trovandosi nelle mani di operai e di artigiani, sono sgrossati, squadrati, levigati. Nondimeno, risultano casa del Signore solo quando sono compaginati dalla carità. Se questi legni e queste pietre mancassero di reciproca connessione secondo un determinato ordine, se non si prestassero ad un mutuo giustapporsi strettamente, se mancasse la disponibilità ad una reciproca coesione, se in un certo modo non si amassero, nessuno vorrebbe trovarsi qui dentro. Infine, quando ti rendi conto che in una costruzione pietre e legni sono solidamente e ordinatamente combinati insieme, entri sicuro, non temi un crollo. Così volendo Cristo Signore entrare ed abitare in noi, quasi a costruire, diceva: Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Vi do un comandamento, dice. Eravate invecchiati infatti, per me non costituivate ancora una casa, eravate giacenti sotto le vostre macerie. Perciò, per essere tratti fuori dal cumulo annoso della vostra rovina, amatevi gli uni gli altri. Consideri dunque la carità vostra che questa casa, come è stato predetto e ne è stato diffuso l'annunzio, viene edificata tuttora nel mondo intero". 
(brano tratto dal Discorso 336.
Sito www.augustinus.it).




Per il momento sulla Legge mi fermo qua... riflettendo su un ultimo aspetto.
In tutto questo... ad un certo punto interviene anche un'emozione? Sì. Come per tutti i popoli, uniti da valori comuni, ed essendo noi umani, ad un certo punto c'è anche l'emozione, ed è pure abbastanza forte visto l'evento da cui siamo partiti CLICCA QUI MUSICA


Pax et bonum,

Francesca Burigotto

Commenti